domenica 5 giugno 2011

C'era una volta Babbo Natale

C’era una volta. Anzi, c’erano quattro volte. Quattro magici anni in cui l’incredibile ha preso vita, tra le mura di una delle ultime case appartenenti alla città di Lucca. Un numero 3841. Un numero che molti ricordano perché proprio lì, nella casa riportante questo numero in anni recenti sono accadute cose strepitose che ancora oggi molti cittadini, per non dire, italiani, ricordano.


C’era una volta una signora dal cuore grande con una grande passione: il Natale. Per lei il Natale aveva ancora quel significato che purtroppo vedeva perdersi in ciò che la circondava. Quel dare, per far riflettere, per invitare a dare a tua volta, per imparare a ricevere. Così, grazie a tutta questa passione, decise di allestire parte della sua casa come fosse la vera casa di Santa Claus, a noi meglio conosciuto come Babbo Natale. Dopo che ebbe terminato l’impresa però si rese conto che mancava la cosa più importante, lui: Babbo Natale. Ma se è vero che quando magie devono accadere, qualcuno ti aiuta, quel qualcuno mise sulla strada verso casa della gentile signora un altrettanto gentile signore, diventato amico negli anni che…era proprio Babbo Natale!

La casa c’era, Babbo Natale anche, serviva qualche folletto arruolato tra qualcuna della sue giovani figlie e tutto era pronto. Non restava che aprire questo luogo magico ad amici e parenti. E così fu, se non che la generosità di questa signora colpì un amico giornalista in visita che a sorpresa scrisse un articolo che fece il giro delle case della nostra città e di lì a poco erano centinaia le persone che ogni giorno volevano visitare la “casa di Babbo Natale”. Così passò un anno ed entusiasta della missione compiuta la signora, ormai chiamata, “regina del Natale”, nonostante l’enorme fatica che quella realizzazione comportava, decise di rendere tutto ancora più meraviglioso e grande per permettere a sempre più persone di poter visitare quel luogo e di rimanere contagiati dal buon spirito natalizio. Così fu e l’anno seguente erano migliaia le persone in visita alla casa ogni settimana e non più provenienti solo dalla nostra città, venivano infatti da Firenze, Livorno, Napoli, Milano e addirittura dalle isole! La notizia di quanto stava accadendo a quel numero 3841 stava facendo il giro dell’Italia. La generosità della regina del Natale era manifesta a tutti. Erano tante le persone impiegate nella realizzazione di quel magico mondo e tutti lo facevano volontariamente, per mesi e senza voler nulla in cambio. Nulla era anche quello che era richiesto ai visitatori…se non il permettere di farsi ispirare dai buoni sentimenti che abitavano le stanze della casa. E accadde tutto ciò. Accadde che bambini, in attesa verso la casa di babbo natale, raccontavano di loro alla gentile signora,ai folletti, così come facevano anche i genitori, che spesso si commuovevano ricordandosi di quanto avevano dimenticato. E si colorava insieme, si disegnava, si scherzava coi folletti dispettosi e si raccontavano storie che si erano perse nel tempo. Gli anni passavano e la gioia della regina del natale cresceva, così come però lo sforzo e l’impegno nel realizzare quell’impresa che era andata ben oltre l’immaginazione di ogni folletto. Furono molti che bussarono alla porta di quel numero 3841, proponendo la loro collaborazione a patto di snaturare un po’ il tutto, ma la signora non era disposta a barattare i buoni sentimenti, l’ispirare le persone con dei risvolti commerciali che avrebbero stravolto il senso di quel che faceva. Per cui ancora una volta, forte dell’aiuto dei suoi amici e parenti, si diede da fare lungamente per realizzare la magia della casa di Babbo Natale. Però accadde che la regina del Natale, all’inizio dell’ultimo di quei quattro anni di magia si ammalò di un brutto male. Avrebbe dovuto riposare e prendersi cura di sé. “Mi prendo cura di me, prendendomi cura degli altri”, rispondeva lei e allora la magia accadde di nuovo, la casa si animò ancora una volta di volti di persone, bambini, nonni, amici e lei ogni pomeriggio, li salutava un po’ prima perché delle brutte terapie l’attendevano. Non lo raccontò mai a nessuno dei visitatori, non lo raccontò neanche gli anni successivi che la magia di quella casa non potè ripetersi perché era troppo debole e per cui molto triste.
Però magie erano accadute in quegli anni. Le sue tre figlie, ognuna con il proprio particolarissimo modo, portano avanti la stessa magia imparata negli anni della casa di Babbo Natale, quando la regina del natale aveva sempre un sorriso per tutti, un abbraccio, un racconto o anche solo il saper ascoltare. E non solo su di loro ricadde la magia della regina del natale, ma sui tanti visitatori, sui tanti bambini, sulle tante famiglie, sui tanti amici. E forse continua a ricadere anche su voi che leggete e forse incominciate a credere che tutto può accadere, basta solo volerlo, pronunciare un “c’era una volta” e che la magia abbia inizio.

Buon compleanno regina del Natale. Buon compleanno mamma.

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