sabato 26 aprile 2008

LUCCA


Amo Lucca la notte, quando si fa silenziosa e golosa dei pensieri delle gente, che al ritmo dei passi vengono lasciati scivolare lenti sul suo dorso. Amo il senso di vuoto che genera attesa di essere riempito, il suo essere teatro in attesa degli attori e il permesso che gentile concede a noi passeggiatori solitari di inventarcene un po’. Amo le sue concessioni, che ci fa distratta. Ci lascia accoccolare ai suoi edifici antichi, nei suoi loggiati nascosti e nelle vie troppo strette, di cui sembra essere dimentica. Amo Lucca che guarda alla Luna di notte e ti lascia sognare e raccontare le favole, ma di giorno, ti punta in viso il Sole e ti chiede il perché del tuo attraversarla leggera. Amo il suo farmi sentire la testa pesante se non la vado a trovare, amo il suo sedurmi con le stelle riflesse sul prato, in cambio di una storia da raccontarle. Non accetta bugie, non accetta realtà. Solo fantasie da realizzarsi, questo è il patto che si fa con lei.

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